DALLA NATURA ALLA CULTURA - PRINCIPI DI ANTROPOLOGIA

Brunetto Chiarelli


Con il termine Antropologia gli studiosi europei indicano l'intero complesso di studi relativi all'origine ed all'evoluzione fisica e socio-culturale dell'uomo inteso come specie zoologica. L'Antropologia studia specificamente la posizione della nostra specie nel mondo della Natura, le sue origini, le sue relazioni con le altre forme di vita e con l'ambiente. L'Antropologia è, in pratica, l'unica scienza che studia la specie umana da un punto di vista prettamente naturalistico. I Primati costituiscono un punto di riferimento essenziale per questo studio, sia per gli aspetti biologici che per quelli filogenetici e comportamentali. Le affinità biologiche tra l'Uomo e le altre specie di Primati danno indicazioni di quanto lo studio della biologia comparata dei Primati non umani può essere importante per meglio comprendere la biologia e l'evoluzione dell'Uomo. Le aree di ricerca di questa disciplina possono essere raggruppate nei seguenti campi di specializzazione: a) Evoluzione e filogenesi: la storia naturale della nostra specie ha carattere prioritario per gli antropologi in quanto una chiara conoscenza della filogenesi è una tappa fondamentale verso la comprensione della biologia e del comportamento dell'Uomo attuale; b) struttura delle popolazioni umane moderne: la struttura genetica e la storia demografica delle popolazioni umane serve a comprendere i fenomeni del popolamento; c) Ecologia umana: studia gli aspetti etologici e sociobiologici delle relazioni fra l'ambiente e le popolazioni umane che l'utilizzano; d) Genetica umana: vengono analizzate sia la normale variabilità dei caratteri ereditari negli individui sia la loro diversa distribuzione nelle varie popolazioni. Correlati a questa area sono gli studi forensi che possono essere basati sui dermatoglifi, sui caratteri immunologici, sulle analisi del DNA ecc.; e) Biologia umana: non si riferisce alla biologia del singolo individuo, ma studia aspetti auxologici, costituzionali e geriatrici a livello popolazionistico; f) Sociologia umana: le ricerche in questo campo sono tese ad approfondire le conoscenze sulle origini del comportamento sociale umano e sulla sua evolucione; g) Bioetica globale: studia le interazioni tra gli esseri umani e gli altri organismi viventi in ambiente naturale, ed in quello industrializzato (organismi geneticamente controllati). Alla luce di queste considerazioni risulta chiaro che un corso introduttivo di antropologia deve trattare delle origini e dell'evoluzione dell'uomo, della sua variabilità biologica nel tempo e nello spazio includendo: a) la posizione dell'uomo nell'ordine dei Primati; b) l'evoluzione umana documentata dai dati paleoantropologici, genetici e biomolecolari; c) i fattori ambientali culturali e genetici coinvolti nell'evoluzione culturale umana; d) la variabilità somatica, fisiologica e biochimica nelle popolazioni umane attuali e le sue possibili cause; e) l'adattamento umano in relacione alle condizioni ambientali; f) le applicazioni dell'antropologia in clinica, medicina legale ecc.; g) la bioetica globale come interazione dell'umanità con gli altri organismi viventi.

Sono queste le "linee guida" seguite dall'Autore nell'impostazione di quest'opera, che rappresenta una trattazione organica, didattica e completa della materia. Integrando gli ultimi risultati della ricerca antropologica con quelli della biologia, etologia, sociologia e antropologia culturale, Chiarelli ricostruisce le origini naturali dei nostri principali istituti sociali e culturali, esamina poi i problemi odierni nella prospettiva di un'armonica, futura sopravvivenza dell'Umanità.
Nello sviluppare questa sintesi Chiarelli si è avvalso di colleghi e collaboratori italiani e esteri.

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